Negli ultimi 35 anni, dal 1960 al 1995, l’Aral ha ricevuto meno di 1000km3 di acqua dai fiumi: questo ha causato l’abbassamento del livello dell’acqua di circa 17 metri e una riduzione della superficie coperta dal lago di circa il 75%. Come risultato dello sbarramento dell’Amudarja e del Sirdaja , dell’aumento dei terreni irrigati adibiti alla coltivazione di cotone e del completo disinteresse nei confronti dell’ambiente e delle reali necessità dell’Aral, l’area intorno ad esso è stata colpita da una complessa serie di problemi. Il ” mare”, allontanatosi di 100-150 km circa dalle sponde originarie, si è diviso in 2 parti, un bacino a nord (Maly Aral) e uno a sud (Bolshoi Aral): la “separazione” risale alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Durante gli ultimi 10 anni, il ritrarsi del lago d’Aral ha causato un brusco cambiamento delle condizioni climatiche. Infatti:
1) Venendo meno la funzione mitigatrice del lago (nei confronti dei venti freddi della Siberia e della calura estiva) nella regione sono ormai del tutto normali estati brevi e torride (con picchi di 49°c, alti tassi di evaporazione dell’acqua e diminuzione delle precipitazioni) e inverni lunghi e freddi.
2) Le tempeste di sabbia sono più frequenti. Un forte vento imperversa quasi sempre nella regione e in particolare nella zona ovest. La velocità raggiunta delle raffiche è di 20-25 metri al secondo.
2) Le tempeste di sabbia sono più frequenti. Un forte vento imperversa quasi sempre nella regione e in particolare nella zona ovest. La velocità raggiunta delle raffiche è di 20-25 metri al secondo.
La maggior parte delle sabbie e dei detriti è facilmente trascinata dal vento. Al ritiro delle acque è seguito l’aumento della superficie arida nella zona tanto che alla fine è nato un nuovo deserto, l’Aralkum, nei pressi degli altri grandi deserti. E’ costituito da una strato secco di sale, sedimenti sottili lasciati dal ritiro delle acque e depositi minerali provenienti dai campi coltivati.
Le polveri si disperdono nell’aria e nell’atmosfera. L’inquinamento è aumentato anche grazie alle forti correnti d’aria che attraversano la zona da ovest verso est. Queste facilitano il trasporto aereo delle polveri sino agli strati più alti dell’atmosfera terrestre: ecco perché queste ultime sono state rinvenute in luoghi situati a migliaia di chilometri dall’Asia centrale ( ghiacciai della Groenlandia, foreste della Norvegia…) e tracce dei pesticidi sono state rinvenute nel sangue dei pinguini dell’Antartide.
I ghiacciai del Pamyr, dell’Himalaya e del Tien-Shan hanno iniziato a sciogliersi a causa dell’alta quantità di polveri (che giungono anche nelle vette) e della diminuzione delle precipitazioni. Nella zona del Pamir sono scamparsi recentemente quasi mille ghiacciai e l’area occupata da questi diminuisce di circa 13 metri all’anno. Una dei maggiori depositi d'acqua dell’Asia centrale potrebbe scomparire completamente nel giro di pochi decenni…
L’eccessivo inquinamento di terreno, falde acquifere e aria ha causato la scomparsa di molte specie animali (es: delle 23 specie di pesce del lago ne sopravvivono forse 3) e vegetali. Le persone che abitano nella zona interessata vivono in precarie condizioni sanitarie ed economiche. Oltre 1 milione di persone è affetta da gravi patologie (cancro, malattie polmonari, anemia), i bambini nascono spesso affetti da gravi malformità e il tasso di mortalità è uno dei più alti del pianeta. Qualche dato (riguardante l’area nei pressi di Moynaq):
- su 700 000 donne residenti il 97% soffre di anemia. Percentuale quintuplicata rispetto al 1960.
- tasso di mortalità infantile dell’80 per 1000
Al centro del lago d’Aral c’era inoltre l’isola di Vozrozhdeniye nota anche come isola della rinascita e sede di un’ex base segreta sovietica dove si sperimentavano (anche su animali) armi chimiche e batteriologiche. Abbiamo opportunamente scritto “c’era un isola” perché dalla fine degli anni ’80 il lembo di terra si è pericolosamente avvicinato alla terraferma, guadagnando metri mano a mano che l’acqua dell’Aral si ritirava. Ora Vozrozdeniye può essere considerata a tutti gli effetti una penisola, con tutti i rischi di contaminazione che ne conseguono…
Prossimo intervento: "Rebirth Island"
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